Bobby London (nato il 29 giugno 1950 a Brooklyn) è un comico underground americano e un artista di fumetti mainstream. Il suo stile evoca il lavoro dei primi fumettisti americani come George Herriman ed Elzie Crisler Segar.

Da bambino, London era “amico di penna” con il comico Stan Laurel, che forniva critiche ai cartoni animati giovanili di Londra. Il suo primo fumetto professionale è stato per il National Guardian di sinistra alla fine degli anni ’60. Ha creato il suo fumetto per giornali underground Merton, a New York nel 1969. Ha anche disegnato cartoni animati per Rat Subterranean News prima di trasferirsi sulla costa occidentale.

Il nucleo del collettivo Air Pirates iniziò a formarsi nel c. 1970 quando Londra incontrò Ted Richards nell’ufficio del Berkeley Tribe, un giornale clandestino dove entrambi erano vignettisti dello staff. (London in seguito ha tracciato un resoconto altamente romanzato delle loro esperienze presso la Tribù nella sua storia “Why Bobby Seale is Not Black” in Merton of the Movement [stampa “Cocoanut Comix” di Last Gasp, ottobre 1972].) Nel 1970 London e Richards hanno partecipato allo Sky River Rock Festival a Washougal, Washington, e hanno incontrato Shary Flenniken e Dan O’Neill allo stand dei media, dove Flenniken stava producendo una newsletter quotidiana Sky River su un ciclostile. Prima che il festival finisse, i quattro hanno prodotto un fumetto tabloid di quattro pagine, Sky River Funnies, disegnato principalmente da London.

All’inizio del 1971 O’Neill invitò Flenniken e Richards, insieme a London e Gary Hallgren, un fumettista di Seattle che avevano incontrato al festival, a San Francisco per formare il collettivo Air Pirates. Gli Air Pirates vivevano insieme in un magazzino in Harrison Street a San Francisco, dove London e Flenniken iniziarono una relazione che si trasformò in un matrimonio di breve durata.

London ha sviluppato la striscia Dirty Duck nel 1971.

Nel 1978 Londra vince il Jury Yellow Kid Award  come miglior artista-scrittore, presentato a Lucca Comics & Games. Ha contribuito con illustrazioni alla pagina editoriale del New York Times dal 1976 al 1981 e ha scritto e disegnato il fumetto quotidiano distribuito da Popeye per King Features dal 1986 al 1992, a quel punto è stato licenziato per aver fatto un’allegoria sull’aborto.

Nell’estate del 2000, London ha presentato un fumetto per famiglie per la rivista Nickelodeon intitolato Cody. Ha collaborato alla scrittura e allo storyboard degli episodi di Dexter’s Laboratory e Le Superchicche per Cartoon Network nel 2004 e ha contribuito alla progettazione dei personaggi per Re Nettuno e Mindy del film SpongeBob SquarePants. Nel 2018, London ha contribuito alla progettazione del personaggio di Mike Quinn Agnes Packard per l’episodio della seconda stagione di Mighty Magiswords, “Pachydermus Packard and the Camp of Fantasy”.

London è tornata ai fumetti per la prima volta in 30 anni con contributi al cofanetto nominato ai Grammy della Rhino Records, Weird Tales of The Ramones, nel 2005.

Testo tratto da Wikipedia

POPEYE

PERSONAGGI RITRATTI CON SCRITTE 500 PX47

Popeye
Striscia giornaliera (daily strip)
1986

COPYRIGHT, tutti i diritti riservati all’autore

Coraggioso e ingenuo quanto rissoso e irascibile, Popeye (ribattezzato subito Braccio di ferro in Italia) fa capolino il 17 gennaio 1929 nella serie di Elzie Crisler Segar intitolata “The Thimble Theatre”, iniziata il 19 dicembre 1919 e dove già “lavorava” la filiforme Olivia Oyl (Olivia), sua futura fidanzata.
Quel marinaio guercio dalla mascella sporgente e i muscoli a palla conquista subito i lettori, e da semplice comparsa diventa presto il protagonista assoluto della serie. Eternamente fidanzato con Olivia, che vorrebbe essere corteggiata e vezzeggiata dal rude marinaio, lo scorbutico eroe incarna l’uomo leale e deciso che difende le fragili fanciulle e vive straordinarie avventure ai quattro angoli del mondo. Infatti le storie, fino alla morte di Segar avvenuta nel 1938, al di là di un certo gusto per le battute e le situazioni unoristiche, sono prettamente avventurose.
Accanto a lui troviamo altri personaggi entrati ormai nell’Olimpo dei fumetti, come l’ineffabile e insaziabile divoratore di hamburger J. Wellington Wimpy (Poldo Sbaffini), o l’arzillo e scorbutico papà Poopdeck Papy (Braccio di legno), identico a lui se non fosse per un’ispida barba bianca e la dichiarata veneranda età. Olivia e Popeye devono badare anche al piccolo Swee’pea (Pisellino), trovato un giorno davanti alla porta di casa, e il quadretto casalingo è completato da Eugene the Jeep (Eugenio il Gip), un animaletto della quarta o quinta dimensione capace di predire il futuro e di diventare invisibile, che darà il nome all’automobile fuoristrada dell’esercito durante la Seconda guerra mondiale.
Il nostro fortissimo marinaio ricorre, in casi estremi, agli spinaci come a una pozione magica in grado di infondergli istantaneamente una forza da supereroe che gli consente di abbattere energumeni barbuti e prepotenti, Bluto in testa, che sembrano usciti dalle comiche di Charlot. E questo potere attribuito agli spinaci, del tutto casuale e immeritato, incentiva talmente il consumo dell’ortaggio tra i bambini (con il solo inconveniente che qualcuno cerchi di aprire la scatola con i denti), che i produttori riconoscenti innalzano all’eroe un monumento a Crystal City, in Texas.
Dopo Segar le avventure di Popeye sono continuate da Tom Sims e, più tardi, da Ralph Stein per i testi, mentre i disegni sono affidati a Doc Winner prima e a Bill Zaboly poi, perdendo il loro originario mordente e diventando quasi esclusivamente umoristiche.
Bud Sagendorf si occupa con passione delle strisce quotidiane e delle tavole domenicali di questa serie dal 1958, infondendole nuova vitalità. Dopo quasi trent’anni, nel 1986 le strisce passano a Bobby London mentre Sagendorf si dedica alle tavole fino alla sua morte, sopravvenuta nel 1994.
In Italia, pubblicato già negli anni Trenta, Braccio di ferro gode di larga popolarità. Negli anni Cinquanta l’editore Renato Bianconi, su licenza KFS, affida ai suoi autori italiani un restyling del personaggio mirato al pubblico dei ragazzi e a un’edizione in formato libretto sull’onda del successo di Topolino. Il successo è importante e le storie italiane, prodotte e più volte ripubblicate per almeno cinquant’anni, sono acquistate anche da editori di altri paesi.

MEDIA Nel 1933, al suo esordio sullo schermo, Popeye deve accontentarsi ancora una volta del ruolo di comparsa, accanto alla provocante e maliziosa Betty Boop. Ma subito dopo diventa protagonista di oltre duecento cortometraggi a disegni animati, dal 1933 al 1957, a partire da quelli realizzati dai fratelli Max e Dave Fleischer. Non avrà invece particolare successo il film “Popeye” della Disney, con attori in carne e ossa, interpretato nel 1980 dalla indovinatissima coppia Robin Williams e Shelley Duval.
Da WOW Museo del fumetto e della comunicazione – Fondazione Franco Fossati